domenica 1 gennaio 2017

IL PROGETTO

SCAMBIO DI SAPERI


Il tema proposto per il 2016 dall’Assessorato Istruzione/Cultura, Sport e Tempo libero, Associazionismo, Volontariato, del Comune di Buccinasco, riguarda la solitudine e l’isolamento.
Lo scopo, che come Banca del Tempo e dei Saperi di Buccinasco, proponiamo è che le persone stiano bene connettendosi.

La nostra Associazione, come da statuto è basata sullo scambio di aiuto reciproco tra le persone, non solo scambi materiali ma anche scambi di saperi.
Questo nostro progetto vuole dirigere l’attenzione verso l’altro, presupposto e mezzo essenziale per uscire dal senso di solitudine, con scambi di saperi attraverso racconti personali che permetteranno di stare insieme.
Cominceremo con un gruppo ristretto di persone che raccoglieranno idee di saperi/racconti da scambiare.

Questa prima fase sarà facilitata, per far emergere idee utili, da Emma Rosenberg Colorni

“Laureata a Padova in Educazione degli Adulti (110/110) nella facoltà di Pedagogia dell'Università di Padova nel 1997.
Ho proseguito i miei studi sui processi di cambiamento con la guida del dottor Simon Goldstein che sviluppa in Italia l’Autopoiesi Neurolinguistica.
Ora, con la guida del professor Haim Baharier, studio i processi con cui l’epistemologia riconosce la stabilità. Dopo anni di attività per la formazione aziendale, da alcuni anni mi dedico soprattutto a risolvere i problemi con interventi di coaching individuale.
Sono specializzata nel Coaching Emozionale e adotto il modello dell’Autopoiesi Neurolinguistica.”

Una volta avviata la prima fase con i primi scambi di saperi/racconti andremo a proporre questa attività ad altre persone ed inizieremo a pubblicizzarla.

La seconda fase verrà organizzata con un format tipo: un giorno fisso alla settimana si terranno riunioni conviviali aperte a tutti in cui alcune delle persone intervenute, tre o quattro, raccontano per qualche minuto, facilitati o intervistati da me, le prime volte, quel che ad ognuno di loro piacerebbe fare o che viene loro bene, perché a loro piace e a chi vorrebbero insegnare cosa.
Un database raccoglierà i dati per aiutare a connettere le persone interessate ad imparare.
Infine andranno raccolte alcune esperienze, sia da consegnare all’ Amministrazione Comunale che vorrà poter valutare i risultati, sia da far girare il volano degli scambi.

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